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«Era nato da una terra matrigna, sulla quale i suoi avi si erano induriti soffrendo. La gente di Castellania ha i suoi stessi muscoli di cuoio, le sue ossa sbilenche. E conserva sul volto il ricordo della fame divenuto volontà disperata, anzi disumana.» (Gianni Mura). Prefazione di Eddy Merckx.